FLASH N.17 2023- INCONTRO DEL 6 LUGLIO 2023
Giovedì 6 luglio si è svolto un confronto tra Amministrazione e OOSS in merito ai seguenti temi:
– confronto in merito ai criteri delle future PEO (progressioni economiche orizzontali)
– confronto per stabilire l’intesa circa il Welfare aziendale INL
– Varie eventuali
Con riguardo al primo punto dell’OdG si premette che questa opportunità di partecipare alle PEO, stanti anche le previsioni del vigente CCNL Funzioni Centrali, non potrà coinvolgere coloro che avessero conseguito la progressione negli ultimi 3 anni, pertanto occorre evidenziare che questa opportunità di incrementare il differenziale stipendiale è riservata ad una sola parte del personale dell’ente; trattasi in particolare di una platea di 1070 potenziali beneficiari.
Riguardo al tema si premette con il dire che avremmo preferito metodologicamente che si fosse dato prima avvio alle progressioni verticali, tanto per razionalizzare e non rendere, in astratto, possibile che in poco tempo le stesse unità potessero beneficiare di due progressioni a scapito di altri lavoratori a cui è preclusa finanche la astratta partecipazione alla procedura. L’ipotesi di accordo non ci convince poi anche nel merito, ciò soprattutto perché in relazione ai titoli di studio viene a strutturarsi un discorso particolarmente irragionevole e penalizzante, soprattutto nei confronti di quel personale che è provvisto di titoli di studio ulteriori alla prima laurea, ovvero a garantire un adeguato riconoscimento coloro che hanno conseguito 4 anni del vecchio diploma magistrale, percorso d’istruzione che, prima dell’attuale riforma sull’insegnamento, abilitava all’insegnamento. In ogni caso l’intera procedura ci appare poco avvincente così come abbiamo ritenuto deludente il suo cronologico presupposto, ci riferiamo in particolare all’infelice approdo delle famiglie professionali che hanno scontato, a nostro avviso, un approccio minimalista e poco coraggioso da parte sia dell’Amministrazione che di altre OOSS firmatarie. Il tutto sconta una visione scarsamente ambiziosa, per non dire miope.
Riguardo al tema del Welfare aziendale abbiamo preliminarmente registrato che i bandi della precedente tornata 2019/20 hanno totalizzato circa 117.000 euro di avanzo (somme inutilizzate), ciò pur costituendo un piccolo tesoretto che potrebbe servire a rendere più ricco l’attuale plafond, ha, da più parti, stimolato l’esigenza di incoraggiare l’Amministrazione a voler ricercarne le ragioni, si potrebbe ipotizzare di innalzare i tetti dell’ISEE dei richiedenti al fine di evitare che uno strumento assistenziale possa essere fruibile solo da una ristretta cerchia di eletti. Alcune OOSS hanno insistito a che potessero arricchirsi gli eventi quali fatto presupposto per il vantaggio economico superando la logica del ristoro; vi è chi ha parlato della nascita di un figlio ovvero di un’adozione, tutto bello, per carità, ma per quanto ci riguarda, considerando che il Welfare dell’INL deve essere ritagliato sui bisogni preminenti della maggior parte del personale dell’Agenzia, riteniamo che in INL il Welfare non possa non considerare con maggiore attenzione, per esempio, il personale che mette a disposizione dell’amministrazione le proprie autovetture per compiti istituzionali, vetture che abbisognano di manutenzione (attualmente ad esclusivo carico dei dipendenti) e dunque offrire un contributo a questo tema riteniamo sia un bisogno che molta parte del personale potrebbe
apprezzare; analogamente riteniamo si potesse pensare anche a coloro che, vivendo fuori sede per lavoro, devono destinare una rilevante parte del proprio reddito a canoni di locazione ovvero a spese di trasporto, importante, a tal proposito, sarebbe ipotizzare di poter accordare un segnale di considerazione anche a costoro anche in termini di somma-bonus, ciò anche sul presupposto di tentare di contenere l’emorragia di rinunciatari dai recenti concorsi dell’Ente. Apprezziamo anche chi ha segnalato come sia arrivato il momento di parlare di una polizza assicurativa per tutti i dipendenti dell’Ente, sarebbe un sistema per rendere inclusivo e diffuso il Welfare e non, come a tutt’oggi è stato, faccenda riservata a un ristretto cerchio (meno di 80 beneficiari). Al di là di queste considerazioni vorremmo affermare comunque il principio che il Welfare deve essere inteso alla stregua di un elemento della retribuzione e, per come tale, strutturato in modo tale da porsi tendenzialmente in termini diffusi tra tutto il personale ed ampio nella casistica, possibilmente non frustrato dalle griglie di un ISEE. Preferiamo pertanto piuttosto una classificazione di priorità tra eventi piuttosto che un discrimen basato sui redditi del nucleo familiare, tanto nell’auspicare che in futuro possa parlarsi di Welfare potendo contare un plafond sempre più ricco ed adeguato alle concrete esigenze del personale dell’Ente.
Riguardo alle varie ed eventuali le discussioni aperte hanno riguardato temi disparati.
A breve entreranno in servizio gli ispettori tecnici e nei loro confronti abbiamo sollecitato l’amministrazione a fare in modo che gli uffici ospitanti possano apparire più pronti possibile a dotare i futuri colleghi di strumenti del mestiere ivi comprese postazioni, Pc e quant’altro necessario ad un buon inizio.
Abbiamo sollecitato l’indizione di una mobilità per tutti i colleghi che per via di un risultato algoritmico anomalo si trovano in servizio in sedi ben distanti da quelle di originaria residenza, un’operazione a nostro avviso ragionevole e necessaria può essere quella di pensare ad un bando di mobilità per riassegnare in sedi diverse chi è già in servizio prima di nuovi scorrimenti di graduatorie che potrebbero profilare anche scenari beffardi per i meno fortunati.
Abbiamo sollecitato l’INL a reclutare personale di area II, tanto per ripopolare l’Ente di figure sempre più rare, ciò sulla considerazione che altrimenti il rischio è di una confluenza in massa di risorse in area III che poi si vanno ad occupare anche di compiti non pertinenti al profilo professionale.
Si è chiesto conto della mobilità di ispettori tecnici esperti che hanno espresso istanza in questo senso e ci è stato risposto che ciò avverrà solo dopo che i tecnici neoassunti abbiano sviluppato un primo affiancamento teorico ed operativo.
Abbiamo appreso che il Bilancio del 2022 sia stato finalmente approvato e certificato pertanto – finalmente – ci è stato annunciato si potrà provvedere a liquidare le somme del DM incentivi per la vigilanza (ex Poletti) e per l’acquisto tramite MEPA degli smartphone di servizio.
Riguardo all’esperienza degli ispettori in missione in Sicilia l’Amministrazione si è riservata di trattare la vicenda in un tavolo dedicato considerando che l’esperienza, attualmente attiva in via sperimentale, potrebbe potenzialmente interrompersi anche prescindendo dal buon esito dei risultati conseguiti.
Riguardo al tema arretrati perequazione, stante la penuria di incoraggianti novelle, ci si attiverà con un sollecito agli organi di vertice del Ministero anche al fine di ipotizzare la possibilità di arrivare ad un riconoscimento delle somme attraverso i disavanzi di bilancio, fermo restando che, a fronte del perdurare di preoccupanti silenzi, ci si riserviamo di valutare tutte le iniziative di mobilitazione, d’altro canto si è oggi appreso che l’INL, presumibilmente, non sarà nemmeno coinvolto negli effetti del DL n. 44 per beneficiare di una ulteriore omogeneizzazione dei trattamenti economici del personale delle amministrazioni centrali.
Coordinamento Nazionale
Nicoletta Morgia