INL – MINISTERO DEL LAVORO :1 A 0 FIRMATA LA PRIMA PROGRESSIONE ECONOMICA DOPO 10 ANNI DI ATTESA
Se ci fosse un Guinnes dei Primati per le Pubbliche Amministrazioni il premio andrebbe al Ministero del Lavoro inerte da un decennio sul fronte delle progressioni economiche.
Ma come è noto nella PA non paga mai nessuno ed i problemi sono solo di chi con lo stipendio, tra blocco della scala mobile, mancato rinnovo del contratto, incapacità e menefreghismo della Dirigenza, ormai ci “sopravvive”.
Detto questo la chiusura di un Accordo sulle Progressioni Economiche all’INL la consideriamo una vittoria per tutti, segnando, per noi, non un traguardo ma un punto da cui ripartire per realizzare un sistema fluido tale da consentire la progressione periodica del personale.
Questa non deve diventare l’ennesima guerra tra poveri, di chi ha usufruito della precedente progressione contro chi non è stato ammesso nel 2010.
Se serve trovare un colpevole questo è proprio l’Amministrazione che se ne è fregata per 10 anni!
La firma di questo Accordo della Confintesa FP non è solo la sanatoria ad una disparità di trattamento tra chi è progredito e chi no non più giustificabile dopo tanto tempo, ma è la promessa a “normalizzare” il sistema delle Progressioni economiche, dando a tutti la possibilità di usufruirne alle stesse condizioni.
La sfida ora è in mano ad INL che deve velocizzare l’avvio e la chiusura delle procedure al fine di poter approvare le graduatorie entro il 31/12/2019.
La Prima Progressione Economica dell’INL avrà decorrenza dal 1 gennaio 2019
…E SI CONTINUA A COMBATTERE PER COSTRUIRE MAI PER DISTRUGGERE!
Il Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia
Spero assolutamente di sbagliare la mia pessimistica previsione che, entro il 2019, potrà succedere di tutto e di più (oltre quelle “cose che Voi umani….Proprio ieri ho rivisto Blade Runner del compianto Rutgher..), ma sono certo che le progressioni non si faranno.
Questo, sostanzialmente, perché stanno aspettando che “tirino le cuoia” (oltre i colleghi e colleghe effettivamente deceduti) anche, ma soprattutto, quelli della c.d. quota 100. Naturalmente, come sempre, sbaglierò le mie previsioni.