FLASH N.5 2023- INL : INCONTRO INL DEL 1 MARZO

Mercoledì 1 marzo si è tenuta in data odierna una riunione avente ad oggetto i criteri di distribuzione dell’indennità una tantum prevista dall’articolo 32 bis della legge n. 91/2022.
In primo luogo, nel fornire informativa ai Sindacati sull’argomento, l’Amministrazione ha precisato che il periodo di riferimento per il calcolo dell’indennità in questione è stato ampliato a 10 mesi (ossia periodo marzo/dicembre 2022) e che, probabilmente, si potrà giungere ad una nuova parametrazione su 11 mesi, in considerazione del numero di dipendenti interessati alla distribuzione delle risorse, che è risultato inferiore rispetto alle iniziali previsioni, tenuto conto soprattutto delle mancate immissioni in servizio dei vincitori di concorso. Ciò consentirà, in sostanza, di poter assegnare somme maggiori, mantenendo comunque come criterio di riferimento l’indennità di amministrazione perequata a partire dal gennaio 2023, ossia la differenza tra vecchia e nuova indennità, secondo la tabella che alleghiamo.
Abbiamo chiesto, in via preliminare, che venisse fugato ogni dubbio sulla possibile sovrapposizione tra tale indennità una tantum, che rappresenta una sorta di premio per l’attività svolta nel corso del 2022 dal personale (in particolare ispettivo, date le finalità della norma istitutiva) e la questione degli arretrati (2020/2022) scaturenti dalla mancata perequazione, sulla quale sono in corso valutazioni con il MEF per l’eventuale utilizzo degli avanzi di bilancio dell’INL ai fini della copertura finanziaria. In sostanza, abbiamo chiesto che venga eliminato dal Decreto Direttoriale ogni possibile riferimento alla perequazione, che ingeneri dubbi sul diritto futuro alla corresponsione degli arretrati in misura piena. Sul punto, ci è stato assicurato che verranno apportate delle modifiche al provvedimento in discussione, in modo da ovviare al possibile rischio di sovrapposizione. Tuttavia è stato evidenziato che il riferimento alla perequazione all’interno del provvedimento rappresenta un mero parametro utilizzato per definire nel dettaglio le somme spettanti al personale, in virtù dell’inquadramento nelle diverse aree e fasce retributive, ma non ha nessun altro rilievo giuridico.
Abbiamo, inoltre, chiesto che la somma complessivamente disponibile venga integralmente distribuita, determinando dunque un minor residuo possibile e che, in ogni caso, lo stesso possa essere utilizzato eventualmente per un incremento dei fondi (al momento esigui) del Welfare integrativo ovvero per finanziare le progressioni verticali del personale. Sul punto, ci è stato riferito che la somma residua, una volta allargata la base di calcolo dell’indennità anche al mese di febbraio 2022, dovrebbe essere davvero molto contenuta, andando comunque a confluire nel FRD 2022, per essere ridistribuita tra il personale.
Una volta ottenute le rassicurazioni necessarie, insieme alle altre OO.SS. abbiamo dato il nostro “parere favorevole” ai criteri decisi dall’Amministrazione, in modo da garantire anche una celere distribuzione delle somme, che dovrebbe avvenire già con il cedolino di aprile 2023 (o al massimo con quello di maggio), attraverso il sistema NoiPA e la creazione di un apposito codice. A tal proposito, per la verità, permane ancora qualche dubbio sulle modalità di corresponsione dell’indennità, poiché lo schema del decreto ed anche la relativa tabella sembrano prevedere una sorta di “spalmatura” dell’indennità su più mensilità, invece che stabilirne la corresponsione in un’unica soluzione. Sul punto, nonostante la richiesta di chiarimenti, non abbiamo ottenuto una risposta del tutto inequivocabile.
A margine della riunione, sono stati trattati altri argomenti, sulla base delle sollecitazioni delle OO.SS. presenti.
Sulla maggiorazione dell’importo dell’indennità di missione e del rimborso chilometrico per gli ispettori, è stata comunicata la firma del relativo decreto nella giornata di ieri.
Sulle somme del Fondo Poletti relative al 2022, ci è stato comunicato che vi sono ancora alcuni (non meglio
precisati) passaggi inerenti l’approvazione e variazione del bilancio INL 2022 per poter distribuire le somme disponibili. Sul punto, resta qualche perplessità sui ritardi accumulatisi, visto che, nel recente passato, il pagamento di una parte di queste somme è avvenuto senza alcun problema anche nel corso dell’anno di riferimento.
Sarebbe in fase di rinnovo il servizio Leggi d’Italia, che garantirebbe al personale la fruibilità di una banca dati chiaramente indispensabile per svolgere l’attività.
Per quanto riguarda i PC fissi, in molti casi giacenti negli uffici territoriali, è stato evidenziato che a breve saranno caricate nel sistema Sicoge le relative fatture, con ciò consentendo la successiva assegnazione delle macchine al personale. Abbiamo fatto presente che i notevoli ritardi nella consegna al personale che ne è del tutto sprovvisto o che utilizza PC obsoleti di questi PC che da mesi sono disponibili ma giacciono nei magazzini, rappresenta una violazione dei principi di buona amministrazione e, inoltre, abbiamo segnalato, ancora una volta, che i portatili 2 in 1 assegnati a suo tempo agli Ispettori non possono assolutamente sostituire i PC fissi, in considerazione delle dimensioni inadeguate del monitor e che, dunque, nella loro assegnazione occorrerà tenere conto di tale esigenza.
Sull’acquisto dei telefoni di servizio, più volte annunciato, l’Amministrazione ha nuovamente tirato in ballo problematiche connesse all’approvazione del bilancio, che allo stato ne impedirebbero la realizzazione.
Infine, è stata sollevata ancora una volta la questione dell’attuazione dell’istituto della reperibilità presso l’Ispettorato del Lavoro di Roma, questione molto delicata ed urgente considerato che la Procura di Roma alza il telefono e chiede all’IITL di Roma l’invio degli ispettori anche indipendentemente dalla programmazione dei turni.
Anche se il Direttore Generale ha affermato di essere consapevole delle difficoltà operative che il Protocollo sottoscritto con la Procura di Roma sta provocando ai colleghi coinvolti Il punto e’ che mentre oggi INL traccheggia nel trovare soluzione ad una impropria applicazione dell’istituto della reperibilità creata da altri i nel recente passato, il problema resta al personale ispettivo che di fatto viene utilizzato senza presupposto giuridico, organizzativo ed economico in una attività di pronto intervento, con tutte le difficolta insite nel doversi rapportare direttamente con la Procura per affermare i propri diritti di lavoratore.
Richiesto da parte di tutte le Organizzazioni un incontro urgente per discutere in maniera approfondita della problematica reperibilità che, ricordiamo, pur riguardando allo stato solo il territorio romano, potrebbe avere conseguenze sull’organizzazione degli uffici dell’intero territorio nazionale.
Insomma ancora una volta ci chiediamo chi deve tutelare i dipendenti dell’INL se non lo stesso INL.
Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia

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