LA COSA PIU GIUSTA…
Questo il pensiero, in sintesi, del Segretario Generale sulla bozza di riorganizzazione presentata alla riunione del 28 ottobre u.s.
Questa la soluzione migliore per partire poi con un progetto volto a riprendere vecchie e/o nuove competenze in capo al Ministero ed affrontare una riorganizzazione dei servizi.
Un lungo discorso condivisibile sotto diversi aspetti e che preso “in assoluto” ha sicuramente una valenza positiva per l’entusiasmo, la voglia di rimettere in gioco il Ministero.
Insomma per la prima volta si è percepita la voglia di “giocare al rilancio”.
Poi però l’esperienza e la realtà di tutti i giorni ti riporta con i piedi per terra e ti rendi conto che tutti questi discorsi che in molti, credo, avevano sperato di sentire si fanno ad un tavolo di informativa sindacale su un DPCM di riorganizzazione che di fatto comporterà la chiusura di molte sedi sul territorio.
Ci riferiamo in particolare alla istituzione delle 4 Direzioni Interregionali del Lavoro (Milano-Venezia-Roma- Napoli) che andranno a sostituirsi alle attuali Direzioni Regionali, situazione che crediamo comporterà di fatto un indebolimento delle funzioni del Ministero sul territorio ed un abbassamento del livello di tutela dei lavoratori.
Cosi come crediamo che questa scelta comporterà rilevanti problemi organizzativi e di svolgimento delle competenze sia per i dirigenti che per il personale..
Una riorganizzazione che andrà ad impattare sulla situazione già molto difficile in cui si trovano ad operare gli Ispettori del Lavoro, in un clima di forte tensione sociale senza nessuna garanzia di tutela “fisica”, professionale ed economica.
Una riorganizzazione che per alcune scelte si basa su criteri non chiari ed, anche per questo, non compresi dai colleghi.
Non siamo contrari per principio ai cambiamenti ma crediamo che sia difficile condividere senza conoscere da dove si parte e dove si vuole arrivare.
Insomma prima il progetto e poi i cambiamenti…
Non a caso si dice che la cosa più giusta è sempre quella più difficile