SIAMO TUTTI PARTE OFFESA

Ancora una accusa gravissima viene rivolta al Ministero del Lavoro ai microfoni del TG1, con una dichiarazione che, così come è stata fatta, rappresenta una ennesima calunnia per infangare l’immagine degli Ispettori del Lavoro.

L’incidente nel cantiere di Via della Stazione Aurelia in cui ha perso la vita un geometra di 32 anni e sono rimasti feriti due operai è stato attribuito a finti controlli, addirittura si è parlato di controlli preavvisati, dai quali risulterebbe tutto in regola.

Troppo semplice ridurre il problema della sicurezza del lavoro ad una generica dichiarazione di corruzione di chi ha il compito di controllare.

CERTO SE CI SONO STATE DELLE VIOLAZIONI I RESPONSABILI DEVONO PAGARE,

 MA E’ PURE EVIDENTE CHE LA CONDANNA GENERICA DI UNA CATEGORIA

 E’ DIFFAMAZIONE

Ricorda molto un’altra campagna denigratoria dove il principale protagonista fu Brunetta..quella contro i dipendenti pubblici fannulloni.

Una battaglia che è servita alla politica per distruggere davanti all’opinione pubblica l’immagine del dipendente pubblico e poter giustificare così anni di mancato di rinnovo dei contratti e l’appiattimento professionale, tutte cose già decise molti anni fa.

Chi non ha NESSUNA tutela siamo solo noi!!

 

IL NOSTRO PIU PROFONDO CORDOGLIO PER LE VITTIME

 

7 Responses to “SIAMO TUTTI PARTE OFFESA

  • Leonardo Labella
    10 anni ago

    Cara Nicoletta, Caro Raffaele,
    non ritengo anacronistico il mio pensiero che invero si muove in una duplice direzione:
    1) eliminare ogni forma di gratificazione, oggi consentita dal servilismo verso il capo (e di tanti ahime! quanti tali lo sono divenuti senza concorso!) ma per affermare un principio meritocratico che va riconosciuto tenendo conto del possesso di requisiti basati sui titoli di studio (per i c.d. responsabili di U.O.-V.O. e V.T.) a cui attribuire le funzioni di coordinatore, ai soli fini di ammissione ad un corso concorso di riqualificazione interna all’Amministrazione da concludersi con una vera valutazione delle capacità mediante un passaggio obbligato: la valutazione teorico-tecnica da parte di una commissione terza all’Amministrazione (insomma quella che una volta era la SSPA), formata da professori universitari o a questi equiparati e comunque professori di prima fascia, se si vuol selezionare in funzione di quello che è l’interesse pubblico che reputo debba essere selettivo per certe funzioni;
    2) riconoscere, invece, a tutti i restanti ispettori una indennità di polizia giudiziaria ma solo a far data dall’effettivo inquadramento nella qualifica di ispettore del lavoro (con questo penso di avere risposto a Raffaele).
    Insomma, dobbiamo essere seri se vogliamo essere credibili.
    E’ importante che della questione se ne parli in modo schietto e senza fraintendimenti.
    Un caro saluto a tutti, tra cui l’amico Salvatore.

    • nicoletta morgia
      10 anni ago

      D’accordissimo.. ..proprio perchè siamo seri le proposte devono essere attuali e realizzabili. Ripeto la riqualificazione all’interno dell’area non esiste piu , si tratta di riqualificazione solo per il passaggio da un area all’altra con pubblico concorso.
      Indennità di polizia giudiziaria e prossima progressione economica solo agli ispettori che svolgono effettivamente attività ispettiva sul territorio, indipendentemente dalla data di inquadramento nella qualifica di ispettore. Questo scondo me farebbe la differenza

      • Leonardo Labella
        10 anni ago

        Nicoletta,
        seppur in parte, consentimi di dissentire nel senso che ai fini giuridici e quindi delle progressioni economiche, semmai ci saranno, non può non tenersi conto della effettiva anzianità nella qualifica ispettiva di “ispettore del lavoro” perché è solo in capo a costoro che sono sempre state riconosciute competenze ed attribuzioni di polizia giudiziaria; mentre è notorio che le altre figure professionali, come quei tanti che seppur operanti nell’ambito del settore della vigilanza è sempre valso, fino a tempi recenti, lo status di pubblico ufficiale, cosa ben diversa.
        Per ciò che attiene alla figura professionale del coordinatore dell’ispettorato del lavoro, quelli che oggi sono i responsabili delle U.O.-V.O. e U.O.-V.T. lo si diviene non per essere stato un c.d. “SIGNORSI’ ma previo superamento di una prova teorico-tecnica a conclusione di un corso concorso interno all’Amministrazione (insomma quella che una volta era la SSPA), formata da professori universitari o a questi equiparati possibilmente professori di prima fascia, se si vuol selezionare in funzione di quello che è l’interesse pubblico che reputo debba pretendere un reclutamento assolutamente selettivo, quindi meritocratico, per certi profili funzionali.

  • Nicoletta Morgia
    10 anni ago

    Mi sembra tutto molto anacronistico,così a naso,la nona qualifica funzionale nn esista più, oggi ci sono solo posizioni economiche che con la carriera nn hanno nulla a che fare, nella stessa area le funzioni sono equivalenti anche se ci si potesse chiamare ancora Coordinatore dell’ispettorato del lavoro avrebbe funzione equivalente a quella di ispettore xché comunque di area III, le riqualificazioni all’interno delle aree non esistono più ci possono essere solo progressioni economiche. A questo punto dovremmo proporre una progressione economica solo per gli ispettori che hanno il Coordinamento di un area o sezione. Io credo che sarebbe sbagliato considerato che nel rispetto di tutti ci sono ispettori molto bravi che non hanno responsabilità di aree per cause indipendenti dalle loro capacità.
    Per quanto riguarda l’indennità di polizia giudiziaria prima vogliono fare l’agenzia poi forse se ne parla.

  • Cari colleghi,sono anch’io un ispettore del lavoro e nel merito condivido il pensiero di Leonardo Labella, anche se resta il fatto che non ho una laurea nè un master, ma un semplice diploma che mi ha permesso di esplicare il mio compito con diligenza.
    Sono dell’avviso di premiare anche chi come me non ha avuto l’opportunità di prendersi una laurea,ma è stato servitore dello stato da oltre un trentennio.

  • Ciao Leo sono il tuo amico carissimo S.P. Genova ,ricordi ? Hai ragione è arrivato il tempo di pretendere rispetto ed avere …….. senza di noi cosa farebbe il Ministero ? E’ ORA DI FARE ATTIVITA’ CON MEZZI ORDINARI- ciao ti abbraccio

  • Leonardo Labella
    10 anni ago

    Cara Nicoletta, cari colleghi,
    a io avviso torna attuale un atto arenato della XIII Legislatura di senatori lungimiranti, precisamente un disegno di legge atto senato n. 2121 con cui si prevedeva il riconoscimento agli ispettori del lavoro, ovvero a come quel “personale così altamente qualificato e così diverso dal tipo tradizionale del burocrate esecutivo [rif. F. Turati in relazione alla legge 1361/1912]”, una doverosa progressione di carriera.
    Perché non riprendere in chiave aggiornata proprio sulla scorta degli ultimi avvenimenti quella proposta e magari prevedere ai comma 2 e 3 dell’art. 1 ipotesi del genere:
    “co. 2. Il personale di cui al comma 1, già in forza con qualifica di ispettore del lavoro sia del ruolo amministrativo che tecnico ed inquadrato nella ex ottava categoria (oggi area III F3), qualora in possesso di laurea vecchio ordinamento o laurea magistrale o specialistica, dirige, previo superamento di regolare corso concorso interno di riqualificazione superato con giudizio idoneità avanti ad apposita commissione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione (vecchia Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione), una unità operativa permanente(sezioni, aree) è inquadrato nella nona qualifica funzionale (area C3 e/o C3S) col profilo di coordinatore dell’Ispettorato del lavoro di cui al decreto del Presidente della Repubblica 17 gennaio 1990, n. 44.”
    “co. 3. A tutti gli ispettori del lavoro a far data dal loro possesso della qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria, spetta la speciale indennità economica degli organi di polizia giudiziaria.”
    Questo ritengo possa essere un ulteriore contributo alla discussione su di un tema attualissimo e non rinviabile.

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