CERTI: AGENZIA, TABLET E DISTINTIVO
Martedì 10 giugno 2014 il Ministro Poletti all’incontro con le organizzazioni sindacali dei lavoratori e di parte datoriale stupisce i presenti con l’annuncio della nascita dell’Agenzia del Lavoro, sul modello delle Agenzie Fiscali, che si occuperà di servizi ispettivi.
Una soluzione strutturale per mettere fine a lunghi anni di difficoltà sopportate dagli Ispettori nella loro attività, nell’accesso alle banche dati, nel rischio di duplicazione di interventi, nel differente inquadramento contrattuale per lo stesso personale ispettivo.
Stupore dovuto soprattutto al fatto che problemi e difficoltà ai quali per anni non si è potuto trovare soluzione alcuna di colpo trovano comunque una risposta anche se solo come annuncio, considerato che tempi e contenuti sono sconosciuti.
Prendiamo atto che per la prima volta dopo tanti anni si senta parlare di specificità della funzione ispettiva prima dal Segretario Generale ed ora dal Ministro del Lavoro, sconcertante il fatto che sia piu semplice creare da un giorno all’altro una struttura nuova che il trovare, in tanti anni a disposizione, risorse economiche o anche solo soluzioni riguardanti l’orario di lavoro o la libera circolazione sui mezzi pubblici , tutte cose già esistenti per altro per chi svolge la stessa funzione in altri Enti.
Nessuna prospettata soluzione invece sulla immediata problematica della “sicurezza” del personale ispettivo che oggi deve affrontare la difficile situazione sul territorio. Sul punto resta la posizione, ben chiarita, di non voler intervenire su mass media o attraverso spot pubblicità/progresso per non alimentare le polemiche considerato, dice Poletti, che poi sono gli ispettori a prendersi le conseguenze.
Ma le polemiche sono tutti i giorni in televisione e gli ispettori comunque ci mettono la faccia, quello che farebbe la differenza è vedere una difesa pubblica delle istituzioni.
Per le altre rivendicazioni :
assicurazione professionale, aumento indennità chilometrica , polizza kasko comprensiva dei danni dovuti ad atti vandalici è stato rinviato ad un tavolo tecnico che dovrebbe essere convocato entro il mese di giugno p.v.
La UGL INTESA ha chiesto l’allargamento del tavolo tecnico al personale ispettivo, minima risposta, crediamo, alla protesta giustamente in atto.
Assicurato l’acquisto dei tablet e dei distintivi di polizia giudiziaria
Abbiamo infine appreso della presentazione di una piattaforma di CGIL-CISL-UIL presentata già da alcuni giorni prima dell’incontro del 10 giugno u.s. i cui contenuti sono sconosciuti, per quanto ci risulta, allo stesso personale.
Per Il Coordinamento Ispettori
Claudio Barbieri, Teresa Bisceglie, Nicoletta Morgia,Giovanni Sgambati
Leonardo, Non capisco di quale utilità sia confluire in una struttura del ministero della giustizia, dato che le finalità di quel ministero sono altre e diverse dal nostro; ritengo invece utile l’istituzione dell’agenzia .
Dott. Dante Alberto BENZI Ispettore del Lavoro Cuneo
Si dovrà fare i conti con la solita resistenza dei soliti oppositori che parleranno di privilegi e non di specificità della funzione.
Carissimi amici,
mi sto convincendo ogni giorno che passa che diventa sempre più necessario che ci si incammini verso la nascita di una Agenzia Unica di Vigilanza Interministeriale giammai incardinata nell’Amministrazione del lavoro. Sì, invece, ad un corpo speciale incardinato nell’ufficio della Procura della Repubblica. Ergo, ispettori del lavoro, delle ASL, NIL, NAS, NOE, sezioni speciali della Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Forestale che “a domanda” (chi veramente sente in senso e da un valore al servizio di vigilanza) confluiscono in una novella Direzione Generale del Ministero della Giustizia.
Siamo seri ed apriamo un serio dibattito perché i tempi e le ultime vicende devono convincerci che diversamente in sistema materia di vigilanza made in Italy non ha futuro.
Carissimo amico, forse nn hai letto bene il post.
Abbiamo scritto che l’Agenzia si fa!
Inutile e ridicolo auspicare una cosa che pare gia decisa!
Carissimo, devi scusarsi ma per mio stile sono solitamente abituato a rivolgermi a persone note, nel senso di persone di cui posso conoscere nome e cognome. Se vorrai essere così cortese di farti riconoscere potremmo aprire una serena ed attenta discussione sulla questione,
Diversamente, chiudiamo qui i rapporti.
Grazie, ma accetta pur sempre un caro saluto, purtroppo rivolto ad un ignoto.
Dott. Leonardo Labella – ispettore tecnico c/o D.T.L. di Potenza