COOPERATIVE: VIGILANZA CONGELATA

Il ministro Guidi promette più controlli ma i tagli di Renzi fanno saltare revisioni

Riportiamo di seguito un articolo pubblicato il 15 febbraio 2015 sul Fatto Quotidiano:

“Dal 2006 a vigilare sugli enti cooperativi che non aderiscono a associazioni nazionali di rappresentanza come Legacoop è il ministero dello Sviluppo. Che per farlo riceve dal Tesoro una quota del contributo biennale versato da ogni coop. Ma la legge di Stabilità ha ridotto il trasferimento a un solo milione, dai 12 del 2014. Così le attività sono ferme
Altro che “ispezioni straordinarie“, “valorizzazione degli strumenti esistenti” e “rafforzamento del sistema dei controlli” sull’universo delle cooperative. A prometterli è stato, durante il question time alla Camera del 17 dicembre, il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi: nel pieno della bufera su Mafia Capitale, l’inchiesta sul malaffare romano che ruota intorno alla coop 29 giugno di Salvatore Buzzi, la Guidi ha sostenuto che, di fronte alla “gravità dei fatti emersa dall’azione investigativa”, le istituzioni “devono essere in grado di fornire una risposta straordinaria”. Peccato che il 29 dicembre, quando ha emanato il decreto con gli stati di previsione della spesa degli altri ministeri, il Tesoro abbia in un colpo solo quasi azzerato le somme a disposizione di Via Veneto per formare e pagare revisori e ispettori (circa 1.500 contando anche quelli che lavorano per ministero del Lavoro e Agenzia delle Entrate) e versare il dovuto ai commissari liquidatori delle cooperative rimaste senza denaro in cassa. Risultato: il 21 gennaio Franco Mario Sottile, direttore generale della Vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali, ha preso carta e penna e scritto una circolare con cui comunica ai revisori la “sospensione di tutti gli incarichi non ancora avviati” in attesa di una valutazione “dell’impatto di tale ridotta copertura finanziaria sull’intera attività della Direzione”. Insomma, l’intera attività di vigilanza è congelata fino a nuovo ordine. Da notare che, stando al decreto legislativo del 2002 che disciplina la materia, la vigilanza sulle coop comprende, oltre alla revisione su contabilità e correttezza dei rapporti con i soci lavoratori, anche ispezioni mirate a garantire la trasparenza nella gestione, il corretto funzionamento amministrativo e l’effettivo perseguimento delle finalità “mutualistiche” degli enti, caratteristica a cui sono legate agevolazioni fiscali e previdenziali”

La situazione, di fatto, è gravissima siamo in attesa della convocazione di un tavolo al Mise al quale parteciperemo con un nostro delegato.
Vi terremo informati sugli sviluppi

Il Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia

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