..E ISPETTORATO SIA
Il Ministero esce dal silenzio per confermare ufficialmente, nella riunione di lunedì 25 maggio 2015, che l’ipotesi che andrà a breve al Consiglio dei Ministri è quella dell’Ispettorato Nazionale.
Confermata dunque la chiusura delle DTL ed il passaggio di tutte le competenze e di tutto il personale amministrativo ed ispettivo alle sedi territoriali dell’Ispettorato.
La forma è quella della Agenzia di diritto pubblico – nel Comparto Ministeri- con un organico di circa 6.200 unità.
Saranno accorpate le ex DIL con le ex DTL per un totale di 80 sedi sul territorio.
Se le sedi saranno le stesse di ora o sedi demaniali, non a reddito, non è stato specificato, anche se non esiste più ad oggi l’interesse ad un risparmio considerato che lo stesso non potrebbe essere reinvestito nell’Ispettorato.
Confermata anche la dipendenza solo funzionale del personale ispettivo Inps ed Inail, che di fatto va a formare un ruolo ad esaurimento, e quindi con i pensionamenti ogni posto lasciato libero andrà ad aumentare l’organico dell’Ispettorato Nazionale.
Una riforma che, andando a regime in un periodo lunghissimo di circa 10-15 anni, ed a costo zero, non lascia molto spazio alle giuste aspettative del personale
Stiamo parlando sia del personale amministrativo che vedrà replicate tutte le problematiche di oggi nel nuovo soggetto senza per questo poter trovare soluzioni diverse, che del personale ispettivo sia in termini di sicurezza che di retribuzione, avendo di fatto a parità di funzioni livelli retributivi diversi.
Le ipotesi prospettate per il personale ispettivo del Ministero del lavoro di una indennità fissa per l’uso del mezzo proprio e della assicurazione professionale, da realizzare con una norma in deroga al trattamento di missione ma con risorse non ben specificate, ed una indennità che dovrebbe contribuire a ridurre il gap con le
Il Ministero esce dal silenzio per confermare ufficialmente, nella riunione di lunedì 25 maggio 2015, che l’ipotesi che andrà a breve al Consiglio dei Ministri è quella dell’Ispettorato Nazionale.
Confermata dunque la chiusura delle DTL ed il passaggio di tutte le competenze e di tutto il personale amministrativo ed ispettivo alle sedi territoriali dell’Ispettorato.
La forma è quella della Agenzia di diritto pubblico – nel Comparto Ministeri- con un organico di circa 6.200 unità.
Saranno accorpate le ex DIL con le ex DTL per un totale di 80 sedi sul territorio.
Se le sedi saranno le stesse di ora o sedi demaniali, non a reddito, non è stato specificato, anche se non esiste più ad oggi l’interesse ad un risparmio considerato che lo stesso non potrebbe essere reinvestito nell’Ispettorato.
Confermata anche la dipendenza solo funzionale del personale ispettivo Inps ed Inail, che di fatto va a formare un ruolo ad esaurimento, e quindi con i pensionamenti ogni posto lasciato libero andrà ad aumentare l’organico dell’Ispettorato Nazionale.
Una riforma che, andando a regime in un periodo lunghissimo di circa 10-15 anni, ed a costo zero, non
retribuzioni Inps ed Inail, utilizzando i “famosi” 10 milioni di euro dell’attuale D.M. incentivi, ci lasciano molto perplessi.
Insomma rispetto alla delega tra Agenzia Unica e Coordinamento ha preso vita una terza scelta a metà tra le due che da un lato ha il pregio di mantenere le competenze, il personale, e l’articolazione sul territorio, dall’altro però non ci riesce di cogliere il senso della presunta sostanziale diversità rispetto alla situazione attuale.
L’elemento che dovrebbe fare la differenza e cioè l’autonomia amministrativa e contabile, in una riforma a costo zero, rischia a nostro avviso di essere vanificato e di mancare ancora una volta l’unico obiettivo che potrebbe dare un senso a questa operazione e cioè la riorganizzazione, a cominciare ad esempio da una reale formazione, e l’integrazione dell’attività di vigilanza.
“Peggio di oggi non si potrà andare”…è una opinione realistica! Ma mi chiedo la causa di tutto questo è solo la mancanza di autonomia amministrativa e contabile del Ministero del Lavoro?
Qui non si tratta di voler cambiare o meno ma crediamo che prima di “muovere 6000 persone” dovremmo avere la quasi assoluta certezza che si tratta di un progetto capace di realizzare il risultato per cui è nato.
Il Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia
Scusatemi, se insisto con certa tesi.
Ma, ormai da troppo tempo, sono assolutamente convinto che al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nelle stanze che contano, si continua a fare uso di sostanze stupefacenti. Insomma, certi vizietti del passato, non li hanno mai persi!.
Ora, si tratta di vedere se, anche noi, delle stanze che non contano (?), ci siamo fumati il cervello e non reagiamo a tanta nefandezza.