INL DIMOSTRI DI RICONOSCERE LA FUNZIONE ISPETTIVA
Dopo DUE anni di tavoli tecnici e DUE cronoprogrammi i problemi sono rimasti quelli di sempre
Le uniche preoccupazioni che sembrano aver ispirato le “novità” introdotte dalla nascita di INL sono state quelle di esasperare la corsa ai numeri, di ingabbiare l ‘attività ispettiva in prospetti, schemi, statistiche che oltre che rispondere alla logica dei numeri di cui sopra sono anche il sintomo di una diffusa “sfiducia” nei confronti del personale ispettivo.
Personale la cui autonomia viene riconosciuta solo quando si tratta di applicarne le conseguenze negative, come rispondere personalmente di una attività svolta in nome e per contro dell’Amministrazione
A tutto questo si aggiunge il “tormentone” che caratterizza da tempo i tavoli sindacali secondo il quale poiché agli ispettori è stato riconosciuto il D.M. Poletti ora bisogna pensare al resto del personale.
Ecco! sfatiamo subito un fatto: il DM Poletti per come è stato attuato non rappresenta un riconoscimento della specificità della funzione ispettiva, risponde invece a quella stessa logica dei numeri servendo così solo a giustificare l’esistenza dell’Ispettorato Nazionale
In questa ottica si inserisce la “forzata destinazione “del 25% del FUA 2017 al solo personale amministrativo come a dire di poter rimediare ai danni creati dal DM Poletti creando altri danni.
Martedì’ 5 febbraio 2019 si è svolta la prima riunione di esperimento del tentativo di conciliazione, le richieste di Confintesa FP sono state molto chiare.
E’ necessario un segnale chiaro della volontà di INL di riconoscere la specificità della funzione ispettiva e di restituire al personale ispettivo la dignità di lavoratore.
Un segnale che a nostro avviso può consistere nell’unico ATTO giuridicamente rilevante :
Un Contratto Integrativo Normativo INL anni 2018-2020 che preveda:
- Indennità di Funzione per il personale ispettivo
- Criteri per le Progressioni Economiche
- Assicurazione Professionale
- Patrocinio Legale
L’amministrazione si è resa disponibile a proseguire il confronto su tali temi.
Di fronte a questa apertura abbiamo ritenuto di sospendere temporaneamente lo stato di agitazione e rimandare la valutazione sulla chiusura positiva o negativa del tentativo di conciliazione nel tempo di circa due mesi.
CERTO E’, LO DICIAMO SUBITO, CHE UN ENNESIMO CRONOPROGRAMMA O PROTOCOLLO D’INTESA NON POTRA’ CHE PORTARCI AD UNA DEFINIZIONE NEGATIVA
Il Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia