RICHIESTA INCONTRO MINISTRO
Roma 15 giugno 2018
Al Ministro del Lavoro delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Econimico
On. Luigi Di Maio
Oggetto: Richiesta incontro
Nel dare il benvenuto al neo Ministro del Lavoro On.le Luigi Di Maio augurando a tutto lo Staff un Buon lavoro ci preme rappresentare una situazione di disagio in cui versa tutto il personale dell’ex Ministero del Lavoro transitato nell’Ispettorato Nazionale.
Un progetto, quello del’Ipettorato, che abbiamo accolto con entusiasmo al momento della prima presentazione da parte dell’allora Ministro On. Poletti ma che col passare del tempo e nella sua attuazione ha incontrato ostacoli tali da mettere in discussione, a nostro avviso, la sua stessa esistenza.
Di fatto abbiamo da un lato il personale che è stato “deportato” da un Ministero ad un Ente perdendo di fatto la posizione di “dipendente statale” senza dare sul territorio nessuna possibilità di opzione, dall’altro il proseguimento della stessa attività, alle stesse condizioni senza strumenti adeguati né nuove risorse.
In sostanza i dipendenti si trovano a scontare tuttora problematiche ormai antiche sotto un diverso “nome”.
Così come non possiamo tacere la situazione di assoluta inadeguatezza in cui si trovano a lavorare gli Ispettori del Lavoro che svolgono la principale funzione istituzionale di contrasto al lavoro sommerso, e di tutela del lavoro.
A questo personale , in prima linea tutti i giorni, vengono chiesti obiettivi in termini di numero di accessi che non potrebbero mai raggiungere senza l’uso del proprio mezzo, con una preparazione professionale autodidatta, ed in termini di percentuale di irregolarità come se fosse un libero professionista dotato di tutte le informazioni e strumenti necessari per realizzare una tale programmazione.
Tutto ciò accompagnato da un ricorrente “costo zero” ed una sempre più pressante burocrazia dei processi lavorativi.
Costretto a lavorare in un sistema dove l’obiettivo del dirigente non è altro che la somma degli obiettivi dei singoli ispettori in termini di numero di accessi e di percentuale di irregolarità, risultati di cui però
risponde solo l’ispettore, non la struttura né tantomeno il dirigente.
Tutto ciò a fronte di nessuna tutela sia dal punto di vista legale – assicurativo che economico in termini di equiparazione retributiva ai colleghi deglil Enti pur svolgendo di fatto la stessa attività.
Sicurezza del personale, assicurazione professionale, patrocinio legale, uso e usura del proprio mezzo, equiparazione retributiva questi i problemi, che hanno determinato una forte protesta su tutto il territorio nei mesi passati, ai quali INL non ha ancora dato risposta.
Anzi oggi sembra averli messi “in soffitta” rivolgendo invece l’attenzione a temi, riteniamo, di secondo rilievo come l’orario di lavoro.
Una situazione di stallo ormai inaccettabile che oltre ad avere risvolti poco edificanti per un Ente che dovrebbe tutelare il lavoro altrui, tanto piu quello dei propri dipendenti, mina l’attaccamento al lavoro e il senso di abnegazione che ha consentito al personale di seguire fino ad oggi questo percorso.
Per quanto sopra esposto chiediamo un confronto urgente.
Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia