IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
Nonostante le brutte esperienze ancora non passa la voglia di fare Accordi che non rispondono ai principi dettati dai CCNL vigenti.
Ci riferiamo alla passata sentenza che ha di fatto bloccato le progressioni economiche perché le procedure sono state svolte sulla base di criteri riconosciuti dal giudice illegittimi, ed al recente Accordo sul Fua 2017 sottoscritto il 28/11/2018 dove solo per la “Quota del 25% Riservata alla contrattazione di sede” si applica l’art.32 del CCNL 14 settembre 2007.
Peccato che da febbraio 2018 sia entrato in vigore un altro CCNL, che peraltro le OO. SS firmatarie dovrebbero conoscere benissimo, relativo al triennio 2016-2018 che prevede che una quota non inferiore al 20% debba essere destinata alla contrattazione di sede ma i criteri sono un po diversi da quelli disciplinati dall’art.32 del contratto previgente del del 14 febbraio 2007.
Ma andiamo oltre la forma perché al di là dell’applicazione di un contratto non più vigente di fatto con questo Accordo le parti che lo hanno sottoscritto stanno deliberatamente autorizzando la distribuzione a pioggia del 25% del Fua solo per una parte del personale
Ecco questi sono i due elementi su cui invito tutto il personale a riflettere ed a
SUPERARE L’ATAVICA CONTRAPPOSIZIONE TRA AMMINISTRATIVI ED ISPETTORI
Vogliono farvi credere che si tratta della eterna battaglia tra il personale amministrativo e non , distogliendo così l’attenzione dal VERO PROBLEMA e cioè che un Accordo illegittimo da chiunque venga impugnato comporta conseguenze che ricadono SOLO E ANCORA UNA VOLTA SUI LAVORATORI, come la restituzione delle somme a distanza di anni, il blocco della contrattazione e magari pure il risarcimento dei danni per chi ha sottoscritto gli accordi di sede…
PERCHE’ ricordate che è vero che l’Accordo NAZIONALE da delle indicazioni ma quel 25% è “formalmente destinato alla contrattazione di sede” sia dal vecchio che dal vigente CCNL.
FERMATEVI UN ATTIMO A LEGGERE GLI ARTICOLI ALLEGATI DEL CCNL VIGENTE
La domanda giusta è:
“è legittima l’applicazione di un Contratto non piu in vigore e la distribuzione a pioggia”
SE LA RISPOSTA E Sì LA SOLUZIONE E’ SOLO UNA BUTTIAMO NEL SECCHIO LA VALUTAZIONE E DISTRIBUIAMO IL FUA IN PARTI UGUALI… ECCO QUESTO ACCORDO SI LO FIRMEREMMO SUBITO!
Il Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia