I NUMERI DELL’INL – PARTE SECONDA
Dopo le nostre contestazioni fatte al tavolo sindacale, e non, sui numeri che più volte erano stati comunicati verbalmente finalmente l’amministrazione alla riunione del 28 gennaio 2021 ha fornito un prospetto scritto, finalizzato a rappresentare la distribuzione delle risorse tra le varie figure professionali presenti nell’INL.
Prima di entrare nel merito dei “numeri” vogliamo ribadire che non condividiamo un confronto tra le risorse assegnate al personale al solo fine di livellare le stesse indipendentemente dalla funzione svolta. Un confronto oggettivo può avere come presupposto solo lo svolgimento delle stesse funzioni.
Da un lato si confrontano risorse destinate ad incentivare attività diverse, dall’altro invece il criterio di non usufruire di più incentivi per la stessa attività vale solo per alcuni.
Stiamo parlando del riconoscimento alla rappresentanza in giudizio di tre incentivi: quota del 25%, Quota ispettiva e Fondo di lite.
Ma direte il Fondo di lite è previsto dalla Legge.. bè anche le risorse ex DM Poletti sono messe a disposizione dalla legge per finanziare misure finalizzate ad una più efficiente utilizzazione del personale ispettivo, e scaturiscono dall’incremento delle sanzioni amministrative comminate dagli ispettori stessi, eppure gli Ispettori sono tagliati fuori dalla quota del 25% e la rappresentanza in giudizio no.
Questo dimostra che il presupposto da cui si parte non è un criterio oggettivo, ma il livellamento delle somme che si attribuiscono all’una ed all’altra categoria di personale indipendentemente dalle funzioni svolte.
E veniamo alle tabelle che ci ha fornito l’Amministrazione, intanto non possiamo non rilevare che siamo scesi dai paventati 8/9 mila euro pro capite a 5.122 e comunque non ci siamo!
Questa somma è stata individuata dividendo il finanziamento disponibile (Euro 10.195.250) tra tutti i destinatari, il problema è che questo non corrisponde a quanto previsto nei decreti del Capo dell’Ispettorato.
Per l’anno 2020 infatti il Decreto 49 del 22/07/2020 prevede una griglia di voci la cui applicazione porta a questi risultati:
Per gli ispettori la somma di tutte le voci esclusa la task force, è pari ad Euro 316,50 mensili x 12 mesi = € 3.798
Per considerare il massimo degli altri importi previsti ipotizziamo per un ispettore che svolge due task force fuori regione/anno di 1 settimana: €22.60×10 = € 226.00/annuo
Arriviamo ad un totale mensile massimo di € 3.798+ 226 = € 4.024
Per i Capo processo, sempre ammesso che facciano tutte le attività sopra indicate, dobbiamo aggiungere:
€ 52.75x 12 = € 633 + 4.024= TOTALE € 4.657
Per i Capo Team, sempre ammesso che facciano tutte le attività sopra indicate, dobbiamo aggiungere:
€ 30.14x 12 = € 361.68 + 4.024 = TOTALE € 4.385
E’ evidente che tutti gli ispettori, indipendentemente dagli incarichi di responsabilità non svolgono regolarmente né task force fuori regione, né attività notturne, serali e festive, fermo restando che sono attività volontarie, è evidente che gli impegni familiari soprattutto delle ispettrici non lo consentono.
Questo ragionamento trova riscontro nel fatto che per il 2020 il residuo del Fondo Poletti è di circa 5 milioni di euro, praticamente la metà.
Ma anche se sul residuo 2020 ha inciso anche la Pandemia, questo dimostra che il Fondo Poletti non è diviso per le teste ispettive e quindi il conto dell’amministrazione che prevede un pro capite al netto delle indennità di responsabilità pari ad € 5.122 si rileva ancora una volta approssimativo.
Questo importo infatti non solo non corrisponde alla realtà perché considerando il massimo delle attività si arriva ad €4.024 ma soprattutto perché questa cifra non è pro capite.
Non è stato poi detto nulla se dall’importo iniziale di € 10.195.250 è stato già detratta la quota del 10% destinata all’acquisto di beni strumentali, quota peraltro rilevante di cui sarebbe opportuno avere informativa riguardo all’utilizzo negli anni.
Infine non possiamo non rilevare che non abbiamo avuto ancora nessuna risposta alla richiesta dei prospetti delle somme, ex DM Poletti, assegnate agli Uffici Territoriali per il 2018 e 2019, né altro tipo di informativa scritta fino ad ora è stata data su distribuzione, utilizzo ed eventuali residui delle risorse a disposizione, cosa che denota, a nostro avviso, oltre ad una mancanza di trasparenza anche la poca propensione a mettere per iscritto delle cifre, e questo certo non aiuta, anzi, non fa altro che creare molta diffidenza tra il personale.
Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia