ARMIAMOCI E …PARTITE

LA MISURA E’ COLMA!

Il Personale Ispettivo esprime la propria indignazione per l’ennesima dimostrazione della scarsa considerazione in cui I’attività ispettiva viene tenuta, proprio chi da un lato predica la lotta al lavoro sommerso, e dall’altro toglie -a chi è preposto e deputato al controllo sul campo –gli strumenti necessari per lavorare.

Così nessun seguito hanno avuto le richieste fatte dal nostro Coordinamento al tavolo tecnico sul personale ispettivo del 16 maggio 2011 , che di tecnico aveva molto poco visto che nessun seguito hanno avuto la nostra richiesta di iniziare un percorso reale tra le parti sociali al fine di realizzare:

1. Un programma di formazione reale, diversa dalla semplice “informazione attuato fino ad oggi

2. Un’assicurazione professionale che trova la sua giustificazione nel rischio insito nell’attività svolta

3. Un’adeguamento del trattamento di missione a quanto corrisposto ad altri Enti(INPS_INAIL) a titolo di rimborso per l’uso del mezzo proprio

4. Il riconoscimento di una specifica indennità di funzione

5. Il riconoscimento della indennità legata alla qualifica di Ufficiale di P.G. (ex art.8 D.P.R. 520/1955)

6. La previsione di un anticipo sulle missioni

Ma la cosa che riteniamo ancora più grave è che non solo l’amministrazione non dà seguito alle nostre richieste ma non risponde nemmeno ai diretti interessati.

Il documento unitario firmato da molti ispettori con il quale sono state formalizzate le stesse richieste , inviato il 20 maggio 2011 ai massimi vertici del ministero, ancora oggi è rimasto senza risposta

Il totale disinteresse dell’Amministrazione sulle giuste rivendicazioni di questo personale che svolge un’ attività atipica senza alcun riconoscimento significa colpire la professionalità dell’ispettore, di fatto sminuendo la portata di un lavoro, per sua natura svolto all’esterno, spesso con notevole disagio.

Anzi, per dirla tutta, un’attenzione si registra ma nel senso di un peggioramento della situazione attuale

• Basta pensare al fatto che ai colleghi di Roma che avevano ottenuto le tessere Atac ,sono state tolte per

l’anno 2012

• Basta pensare alla valanga di statistiche quindicinali, mensili, riepilogative che “impallano” di fatto il lavoro dei colleghi per molte ore solo per l’esigenza di fornire numeri utili solo a chi non lavora sul campo per realizzarli

• Basta pensare al sistema dello SGIL che di fatto non è funzionale ad uno snellimento dell’attività ispettiva, da un indagine sul territorio infatti risulta che non in tutte le DPL è stata fatta una formazione tale da mettere in grado i colleghi di utilizzarlo in modo indipendente, di frequente è disconnesso e la manutenzione viene fatta in orario di servizio, la parte della sanzioni penali è incompleta.

• Basta pensare ai tempi biblici che si prospettano per la definizione delle progressioni economiche che aggravano , se possibile,la situazione.

Diamo voce dunque al “vuoto di fiducia” ed alla demoralizzante presa di coscienza che a fronte di un impegno sempre maggiore e sempre più qualificato richiesto dall’amministrazione, non solo non c’è un maggiore riconoscimento ma non c’è nemmeno l’intenzione di dare una tutela adeguata.

Abbiamo dunque diffidato l’amministrazione a comunicarci entro 30 giorni la disponibilità ad attivare un anticipo sul rimborso delle missioni perché i colleghi non sono più disposti a finanziare l’attività ispettiva di tasca propria. ’

In caso di diniego o assenza di risposta il personale ispettivo svolgerà solo l’attività ispettiva che non richieda un esborso economico..

Riccardo Baldini

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