TAGLI SU TAGLI…MA SENZA UN PROGETTO
Questo, in sostanza, la sintesi dell’incontro che si è svolto il 31 maggio 2012 con il Ministro Elsa Fornero.
Anche il Ministero del Lavoro concorre, insieme a tutte le altre amministrazioni, al raggiungimento di un preciso obiettivo che è quello di riduzione della spesa di 4,3 miliardi entro il 31.12.2012, questo indipendentemente dei risparmi già attuati e/o programmati per il 2012 dal nostro Ministero.
La ricaduta finanziaria di questa operazione sulle pubbliche amministrazioni andrà a colpire sicuramente la spesa per acquisto di beni, salari e stipendi, lasciando salve le pensioni, che hanno “già dato”.
Il Ministro ha anche parlato di una “filosofia” che dovrebbe guidare questa operazione che si riassume nel binomio: risparmio della spesa –miglioramento dei servizi
E qui sembra di tornare nella logica delle graduatorie di merito della Legge 150/2009, infatti ,come la valutazione del personale trova la sua negazione nella predefinizione di un 25% a cui non può essere riconosciuto nulla, così , crediamo che la “filosofia” del risparmio di spesa per migliorare il servizio trova la sua negazione nel limite predefinito da raggiungere di un risparmio complessivo di 4,3 miliardi.
Ben definiti, dunque, solo il punto di partenza e l’obiettivo finale di un percorso che credevamo non fosse conosciuto dalle parti sociali, ma che, abbiamo appreso, con molta delusione, non essere a conoscenza nemmeno del Ministro.
I percorsi sono dunque tutti possibili purchè si raggiungano quegli obiettivi.
L’unica promessa quella di un confronto una volta individuato il “viaggio” da intraprendere.
L’unica “indicazione”, che siamo riusciti a cogliere tra le parole del Ministro, il riconoscimento dell’attività ispettiva come elemento forte di questa amministrazione.
Rispetto invece ai “vecchi problemi” l’Amministrazione si è resa disponibile a calendarizzare degli incontri su: Orario di lavoro e trattamento di trasferta, Fua 2011,Riorganizzazione, Mobilità interna.
E’ troppo comodo gettare la croce sui dipendenti pubblici.
Ma è forse colpa di un lavoratore dello Stato a 1.200 euro al mese se c’è un dirigente ogni sette, otto impiegati?
E’ colpa degli impiegati dello Stato se ad ogni cambio di ministro, di presidente di regione o di sindaco, il politico di turno si porta dietro il suo ‘codazzo strapagato’?
E’ colpa di un semplice impiegato se nella Pubblica Amministrazione ogni tipo di lavoro, ogni tipo di commissione ed ogni sorta di consulenza costa tre, quattro, dieci volte il prezzo di mercato?
E’ colpa di un impiegato se nell’arco di un anno vengono rifatti i ‘cessi’ quattro volte nello stesso posto di lavoro?
E’ colpa del singolo impiegato se il lavoro gli viene tolto per darlo a cifre da capogiro alle ditte esterne che hanno ‘aiutato’ il politico a vincere le elezioni?
CERTAMENTE NO!
Ma il governo – dopo aver denigrato i suoi dipendenti chiamandoli “fannulloni”, dopo aver umiliato i suoi lavoratori con l’Euro che ha dimezzato gli stipendi e triplicato il costo della vita – non interviene su sprechi e ruberie, ma ‘congela’ gli stipendi degli statali, allunga a ‘tempi cimiteriali’ l’età pensionabile, concede la buonuscita ridotta e a rate come se non fosse un diritto maturato da anni di contribuzione, ma una concessione! Intanto Sant’oro e quant’altri fanno parte della ‘cricca’ percepiscono stipendi faraonici e liquidazioni inaudite! Tanto poi, il conto di una crisi di cui non ha certamente colpe, lo paga sempre lo statale a 1.200 euro al mese!
Articolo tratto da: CGIL VVF VENEZIA –
Si conferma la “logica” della 150?. Benissimo. Allora, che si applichi anche ai ministri tecnici. Le schede gliele compiliamo noi!.
Si conferma la “logica” della 150?. Benissimo. Allra, che si applichi anche ai ministri tecnici. Le schede gliele compiliamo noi!.