NON E’ PIU’POSSIBILE STARE A GUARDARE

La risposta che i lavoratori pubblici daranno allo sciopero generale del 28 settembre 2012 sarà la misura per capire quanto ancora siamo disposti a sopportare.

La stessa misura che servirà al Governo per capire quanto sia possibile continuare ad attingere dalle tasche dei dipendenti pubblici senza che nessuno dica niente

Perché scioperare? Proviamo a cambiare il punto di vista dal quale partire per darci una risposta.

Non pensiamo al risultato concreto che otterremo partecipando allo sciopero ma, all’opposto, a cosa CONTRIBUIAMO se non vi partecipiamo.

SICURAMENTE ALL’IMMAGINE DI UNA CATEGORIA

• divisa in tante singole posizioni dove ognuno spera che toccherà all’altro e non a sé stesso,e per questo ancora più facile da colpire

• , perdente e passiva tanto da non avere la capacità di alzare la testa neanche quando ad essere messo in discussone è lo stesso posto di lavoro

 

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

 

Al 31 ottobre 2012 la Funzione Pubblica comunicherà i numeri degli esuberi del pubblico impiego, è evidente allora che ciascuna amministrazione stà lavorando oggi ai suoi “numeri”, seguendo percorsi diversi e non condivisi.

Così mentre al Ministero della Difesa sono stati già decisi numeri e criteri della messa in mobilità che interesserà da qui al 2013 circa 2000 dipendenti, altre amministrazioni si stanno chiamando fuori.

Ma il punto non è tanto conoscere quale Amministrazione oggi sarà più o meno colpita dalla spending rewiew, ma capire che il sistema può non diventare un gioco al massacro solo se passerà attraverso regole chiare e univoche per tutte le amministrazioni, altrimenti si arriverà all’assurdo che mentre ci saranno amministrazioni che licenzieranno, altre continueranno ad esternalizzare i servizi.

 

Fini ad oggi la manovra è stata più volte modificata a seconda delle proteste delle categorie economicamente privilegiate, quello che sicuramente non è mai cambiato è la volontà di continuare a bastonare i soggetti a reddito fisso.

 

I lavoratori hanno il dovere sociale di iprendersi la parola di fronte ad uno degli attacchi più pesanti degli ultimi anni al pubblico impiego

 

E ricordate…“E’ solo un caso che siano cadute le mie regole e non le tue”

 

One Response to “NON E’ PIU’POSSIBILE STARE A GUARDARE

  • Domenico Manicone
    12 anni ago

    Perchè, invece, non scioperare mai piu’:
    1- Finora, tutti gli scioperi che ho sempre condiviso e partecipato, hanno sempre portato al conseguimento dell’esatto opposto di quanto rivendicato (nell’anno di grazia “Governo Amato”, personalmente, ho avuto circa un milione di lire di trattenute per scioperi, in particolare, per la riforma pensioni. Poi, tal “signore”, me lo hanno posizionato “alla destra del Padre”. E lì, me lo ritrovo ancora!);
    2- Con la somma che ci viene detratta, dobbiamo far digiunare (ancora) per almeno due giorni i componenti del nostro nucleo familiare (solitamente disoccupati).
    INVECE, PROPONGO E SONO PRONTO A SOSTENERE ANCHE ECONOMICAMENTE A COSTO DI DIGIUNARE (IO), AZIONI LEGALI GIUDIZIARIE PER OTTENERE QUANTO AD OGNI TITOLO CI E’ DOVUTO E, DA APRTE VOSTRA (TUTTE LE SIGLE), L’ INTERRUZIONE TOTALE DELLE RELAZIONI SINDACALI CON L’AMMINISTRAZIONE DI TURNO!.

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