RIORGANIZZAZIONE ATTIVITA ISPETTIVA

Al Direttore Generale PIBLO

Dott.ssa Concetta Ferrari

Al Direttore Generale Attività Ispettiva

Dott.Paolo Pennesi

OGGETTO : Riorganizzazione Attività Ispettiva

Senza nulla togliere al delicato processo di trasformazione che stà investendo la Pubblica Amministrazione ed alla giusta attenzione sulla ricaduta dei problemi su tutto il personale, vivendo tutti i giorni sulla nostra pelle i problemi dell’attività ispettiva vogliamo riproporre problematiche ormai antiche ma non per questo meno attuali.

Ciò anche al fine di migliorare il possibile prima di arrivare alla prossima riorganizzazione ed evitare, come spesso accade, che ai vecchi problemi se ne aggiungano dei nuovi

In questo prendiamo spunto dalla giusta e condivisa protesta dei colleghi della DTL di Roma di cui alleghiamo il documento..

Fondamentalmente i disagi incontrati dagli addetti all’attività ispettiva sono legati allo svolgimento di una attività aspecifica rispetto a quella svolta dai dipendenti del Ministero del Lavoro ma calata negli stessi modelli professionali previsti per tutti gli altri.

Gli elementi diistintivi

1)autonomia che corrisponde ad una responsabilità diretta e personale nei confronti dei soggetti ispezionati.

2)utilizzo del mezzo proprio, per mancanza di mezzi alternativi messi a disposizione dell’amministrazione, con conseguente usura dello stesso

3) svolgimento dell’attività lavorativa fuori del normale ambiente di lavoro con conseguente anticipo delle spese necessarie

4) trasporto del pc e materiale annesso di proprietà dell’amministrazione fuori degli ambienti di lavoro senza la previsione di alcuna copertura assicurativa. Cio nonostante non sussista alcun obbligo espresso in capo all’ispettore del lavoro di trasporto del pc o dei DPI con la propria auto, né sono mai state definite le conseguenti responsabilità personali in caso di smarrimento o furto delle predette dotazioni.

Valutazione imprescindibile, crediamo. anche per il fatto che in altre realtà tali problematiche sono già state affrontate con un conseguente riconoscimento di trattamenti che rispondono maggiormente alle esigenze proprie dell’attività di vigilanza

In particolare, anche in considerazione che codesta Amministrazione già ne riconosce la efficacia e la applicabilità all’attività di vigilanza svolta nell’ambito del Ministero del Lavoro per alcune parti, si fa riferimento :

1) Alla circolare INPS n.11 del 24 01.2011 fatta propria dal Ministero del lavoro solo per la parte in cui prevede l’assimilazione ai compiti ispettivi alla attività di rappresentanza in giudizio , tralasciando, invece, altre previsioni quali:

• il rimborso delle spese di parcheggio e del pedaggio autostradale

• la previsione di una indennità chilometrica pari al 40% del rimborso chilometrico per il raggiungimento di località distanti non meno di 10 KM dalla sede di servizio

• la possibilità di essere autorizzati all’uso del taxi

• l’anticipo sul trattamento di missione

2) Alla Convenzione sull’Ispezione del Lavoro C81-1947 applicata da codesta Amministrazione per la parte in cui prevede la realizzazione della relazione annuale sull’attività di vigilanza, ma non per l’art. 11 della stessa convenzione che prevede al comma 1 lett. B) che l’autorità centrale di ispezione “adotterà tutte le misure necessarie per rimborsare agli ispettori ogni spesa di trasporto ed ogni altra spesa necessaria all’esercizio delle loro funzioni” .

Di fronte alla mancanza di risposte concrete e risolutive rispetto alle richieste da anni proposte dal personale ispettivo relative al riconoscimento di

1. una indennità di funzione

2. una indennità di polizia giudiziaria

3. una tutela legale

4. un adeguamento del rimborso chilometrico alle tabelle ACI, misura riconosciuta congrua dallo stesso Ministero delle Finanze che periodicamente con “atti formali”ne riconosce la natura di “costi” escludendone conseguentemente natura patrimoniale e l’assoggettamento fiscale.

5. una rivalutazione della indennità di missione bloccata da circa trenta anni

6. una revisione dell’orario di lavoro

7. una regolamentazione della trasferta

Chiediamo una valutazione oggettiva delle situazioni che caratterizzano l’attività ispettiva per arrivare alla analisi di possibili soluzioni anche attraverso l’avvio di un tavolo tecnico.

Coordinamento tematico Ispettori del Lavoro

4 Responses to “RIORGANIZZAZIONE ATTIVITA ISPETTIVA

  • fare attività ispettiva con l’organizzazione (in senso lato) in essere e nel contesto socioeconomico attuale è davvero difficile. Appelli come questi in passato non ne sono già stati fatti ma sempre ad orecchie sorde. Speriamo che nel prossimo fututo qlc cambi.

  • Nicoletta
    12 anni ago

    Infatti e’ proprio cosi ma prenditela con chi non ha fatto e mon fa nulla e non con chi vuole farla!

  • ANCORA con questa presa in giro!!!!!
    Non ci credo più, mai un sindacato si è mosso, anzi sono sempre stati pronti a schierarsi contro gli ispettori!!

  • condivido pienamente.

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