RIORGANIZZAZIONE..LE SORPRESE NON SONO FINTE
Martedì 17 settembre si è svolta una seconda riunione sulla Riorganizzazione del Mnistero, cambiano le linee guida rispetto a quelle presentate alle OO.SS. nel mese di luglio scorso ed al termine della riunione viene consegnato alle OO.SS la bozza del DPCM recante il “Regolamento di organizzazione “ …e le sorprese non sono finite..
Come cambia il Ministero del Lavoro
• Il Segretariato Generale si articolerà su quattro Uffici di livello dirigenziale non generale, e verrà incardinato presso lo stesso il Servizio Ispettivo composto da tre Dirigenti di livello dirigenziale non generale,
• Le Direzioni Generali restano 10 con qualche novità : ritorna la Direzione Generale della Innovazione Tecnologica in cui rientra la Comunicazione, e vengono separate le politiche attive e passive in due diverse Direzioni Generali
• Per l’Amministrazione Centrale la diversa articolazione all’interno del Segretariato Generale e delle Direzioni generali porta ad una riduzione di n. 23 posti di funzione dirigenziale non generale.
• Sul territorio viene introdotta una riduzione più incisiva per n. 33 posti di funzione dirigenziale non generale passando da 118 a 85 Uffici Territoriali di cui:
n. 4 Direzioni Interregionali del Lavoro:con funzioni di coordinamento con sede a: Milano – per le Regioni Liguria Lombardia,Piemonte e Valle D’Aosta;Venezia – per le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Veneto; Roma – per le Regioni Abruzzo, Lazio, Sardegna, Toscana e Umbra -Napoli – per le Regioni Basilicata , Campania, Calabria, Molise e Puglia
n. 81 Direzioni Territoriali del lavoro
Soppressi i posti di funzione Dirigenziale degli Uffici: Biella, Chieti, Crotone, Gorizia, Isernia, Lecco, Lodi, Massa Carrara, Oristano, Terni e Verbano- Cusio-Ossola
Criticità
1) La creazione delle Direzioni Interregionali
Mentre la precedente ipotesi organizzativa prevedeva l’accorpamento tra DRL e DPL capoluogo di regione , la nuova versione prevede l’eliminazione delle DRL e l’istituzione di quattro Direzioni interregionali in sostituzione delle stesse
Crediamo che il passaggio di competenza istituzionale su base territoriale regionale ad una competenza territoriale per MACROAREE dai confini indefiniti e di cui non sussiste attualmente alcun riconoscimento istituzionale, sia un aspetto molto rilevante e complesso
L’assenza di cornici istituzionali definite che possano costituire validi riferimenti normativi per le nascenti macroaree (come ad esempio le Città metropolitane, regioni, province, comuni), pone inevitabilmente il duplice rischio di malfunzionamento pratico – gestionale e quello ben più grave di conflitto giuridico – istituzionale con la conseguente perdita definitiva, non solo delle funzioni delle DRL, bensì di prestigio del Ministero del Lavoro sul territorio.
Così come riteniamo rilevante il rischio , nel medio –lungo termine, di un esubero funzionale per il personale amministrativo degli Uffici accorpati
2) Uffici di Presidio
Nonostante le garanzie verbali sulla continuità della operatività degli Uffici territoriali destinati alla soppressione della posizione dirigenziale, non rileviamo nella bozza del DPCM la stessa garanzia non trovando menzione alcuna, con qualsivoglia denominazione , degli Uffici destinati a “presidio” tra gli “Uffici del Ministero “ individuati appunto in 85.
Non risulta, infine, coerente l’indicazione dei criteri per la individuazione Di alcune DTL da destinare ad Uffici di presidio con la scelta effettuata nella bozza del DPCM
RICHIESTO UN NUOVO INCONTRO