Flash 2011 N. 138 – FUA 2010
FUA 2010
OLTRE IL DANNO LA BEFFA
Con un recente comunicato sul Fua 2010 la USB ha dichiarato che Federazione Intesa dopo aver firmato l’Accordo per il Fua del 2009 deve assumersi tutte le responsabilità del caso, compresa quella della disomogeneità dell’applicazione degli stessi sui territori.
Volevamo ricordare che Federazione Intesa, ritenuta ingiustamente dall’Aran non rappresentativa, non è stata convocata ai tavoli contrattuali dalla fine del 2007 fino al 4 giugno 2010 quando il Tribunale ha riconosciuto che invece i numeri per essere rappresentativi li avevamo.
Quindi oggi oltre ad aver subito ingiustamente un danno che ci ha tenuto fuori non solo dai tavoli ma anche da ogni informativa sindacale veniamo anche accusati di aver firmato accordi pensati e scritti da altri.
Fermo restando che chi dimentica magari per eccesso di coerenza potrebbe andare almeno a leggere ciò di cui parla prima di scrivere, Federazione Intesa non solo non ha firmato gli Accordi Normativi del Fua 2009 del 18 febbraio 2009 e del 29 aprile 2009 che hanno dato il via nella nostra Amministrazione al sistema della incentivazione della produttività articolato con il 40% destinato alla produttività collettiva ed il 60% a quella individuale, ma non ha potuto neanche partecipare alla discussione di quel sistema.
Sicuramente abbiamo firmato a luglio 2010 l’Accordo Economico sul Fua 2009 ed il 4 maggio 2011 l’Accordo Economico sul Fua 2010 perché non firmare gli Accordi Economici del Fua significa soltanto impedire ai lavoratori di percepire soldi che sono soltanto loro, una responsabilità dunque che non rteniamo giusto prendere
Tornando a parlare di coerenza del Fua 2010 la nostra richiesta di un esplicito riferimento, a garanzia dei lavoratori alla circolare n.14/2009, per la parte relativa al corretto svolgimento dei piani di lavoro è sicuramente coerente con la nostra idea che l’attività sindacale deve tutelare prima di tutto il lavoratore nella realtà in cui vive tutti i giorni, e quindi nel caso specifico l’applicazione dell’Accordo del 29 aprile 2009, anche se scritto e firmato da altri.
Non si riesce invece a capire per quale forma di coerenza, riguardo ad accordi che nel 2009 non ha firmato, la USB ritiene di non doversi pronunciare sul rispetto delle procedure ma sente la necessità di chiedere di riparametrare l’accantonamento del personale ausiliario.
Bè tutto è relativo nella vita anche il fatto di denigrare le idee degli altri, giuste o sbagliate che si possano ritenere, usando l’espressione “pantomima/diatriba”, comportamenti che evidentemente appartengono alla cultura di chi le utilizza.
COERENZA? SICURAMENTE LA NOSTRA
Nicoletta Morgia | Marco Di Pietro |
Mi meraviglio ancora che dopo tanto tempo che se ne parla nopn si sa ancora nulla del destino del fua se firmato o no.
Chiedo come fa un dipendente che guadagna la somma fissa di euro 1000,00 mensili a vivere in questa situazione ? sono invalido civile categorie protette , ma nonostante tutto siamo quelli che pagano di piu degli altri , nessuno ci tutela a noi .
senza il fua e la tredicesima per noi dipendenti e finita siamo finiti!!.
Fateci sapere cosa si sta facendo per la nostra situazione economica .
Un saluto e grazie .