UNA PROMESSA E’ UNA PROMESSA….. SOLO NEI FILM
Giovedi 17 settembre 2015 è stato firmato l’Accordo definitivo sul Fua 2014.
Un pacchetto preconfezionato che ogni anno si sottopone alle OO.SS. senza nessuna possibilità di portare avanti una contrattazione seria sui contenuti considerato che la stessa si dovrebbe riferire ad un anno e mezzo prima del periodo a riferimento.
Per non parlare del sistema di valutazione introdotto unilateralmente dalla nostra Amministrazione ancora prima che fosse obbligatorio per tutte le altre e che ha messo in piedi un sistema bellissimo da leggere ma la cui applicazione è la negazione di se stesso. Un esempio per tutti piani individuali tutti uguali per gruppi lavoratori, la mancanza di verifiche intermedie e simil – verifiche finali che non consentono nel modo piu assoluto una valutazione realistica dell’ attività e dell’impegno svolto.
In questi anni la nostra battaglia è stata proprio quella di arrivare :
- Ad una contrattazione del Fua ad inizio anno, si tratterebbe di fare un accordo normativo che stabilisca, correttamente secondo noi, i criteri ad inizio anno, ed in considerazione delle somme certe ed un secondo accordo economico al momento della contezza delle somme variabili. Cosa che in altre Amministrazioni avviene
- Ad un confronto attivo sulla applicazione del sistema di valutazione che si risolve quasi sempre in una misurazione numerica vuota di contenuto
Dopo la promessa fatta dall’Amministrazione alla firma dell’Accordo sul Fua 2013 di aprire subito sia il tavolo sul Fua 2014 che quello sulle progressioni economiche, legato chiaramente alle somme certe del Fua, alla quale abbiamo sinceramente creduto e che ci ha portato a firmare quell’Accordo, di fatto non è successo nulla e tutto è proseguito come prima
In vista del prossimo passaggio che sta per cambiare strutturalmente il Ministero del Lavoro come oggi lo conosciamo avevamo chiesto a maggio 2015, in sede del primo incontro sull’Accordo Fua 2014, di definire due situazione in sospeso la prima sicuramente le progressioni economiche, e la mobilità interna.
Ma nonostante la dichiarata disponibilità da parte dell’Amministrazione ad aprire un percorso per valutare la fattibilità dopo l’approvazione dei decreti sul Job Act, oggi dobbiamo prendere atto che il Fua 2014 si è chiuso ancora una volta senza risposte sia sul fronte delle progressioni economiche che della mobilità interna.
Tutta l’attenzione ormai è rivolta verso il “nuovo” ma se i problemi del personale non risolvono prima quel “nuovo” sarà il vecchio di sempre.!
A queste condizioni e senza prospettive diverse la nostra sigla non poteva che non firmare.
Il Coordinatore Nazionale
Nicoletta Morgia