“RIUNIONE CUG?”…. RITENTA SARAI PIU’ FORTUNATO
Sarebbe stato bello poter partecipare finalmente alla prima riunione del CUG dopo anni di totale inerzia, grandi le aspettative e la voglia di cominciare un cammino importante di innovazione e fattivo cambiamento per il nostro ministero e invece…peggio che andar di notte, bisognerà rinviare tutto alla prossima puntata.
Dopo mesi di annunci per questo primo incontro, dopo vari contatti con le varie sedi territoriali si arriva alle 11.00 del giorno tanto atteso, 12 aprile 2016, senza avere la minima concezione di cosa fosse una videoconferenza.
Certe sedi, addirittura, riuscivano ad avere un contatto audio, seppur molto sgradevole per via di fruscii e rumori, solo alle 12.20, dopo che già parecchi interventi si erano succeduti e dopo ben cinque chiamate all’help desk per chiedere la risoluzione del problema.
Come si fa a pensare di lavorare SERIAMENTE per un progetto così importante in queste condizioni, alla fine il tempo-lavoro sprecato è comunque un costo per l’amministrazione.
Problemi, peraltro, ravvisati dallo stesso Presidente, dott. Romillo, che, suo malgrado, ha dovuto interrompere ad un certo punto la riunione, IN QUANTO non si riuscivano a sentire i vari interventi dei partecipanti dalle varie sedi.
Un vero peccato, perché erano già affiorati argomenti interessanti e importanti spunti di riflessione su cui basare il lavoro dei prossimi mesi.
Ci si augura, per il futuro, una maggiore attenzione nell’organizzazione, a meno che lo scopo principale del Ministero sia solo quello di adempiere formalmente al compitino senza poi dare seguito a quanto documentato.
Il benessere organizzativo del personale, a nostro parere, deve essere attenzionato in maniera specifica ed attuato nel modo piu’ ampio possibile. Riteniamo infatti che le politiche conciliative e le azioni positive contribuiscono ad aumentare le performance professionali che devono, oggi, rappresentare il core business non solo del CUG ma della nostra amministrazione.
Si potrebbe partire proprio dal documento di indagine sul benessere organizzativo, chiuso a dicembre 2014, i cui risultati sono stati pubblicati sulla intranet a maggio 2015 e da allora sono rimasti solo lettera morta.
Non basta stilare un piano triennale e una formazione a cascata per adempiere a questa importante “mission”, a meno che non ci si voglia fermare al ruolo di meri burocrati.
Auspichiamo che il CUG riprenda il ruolo centrale che merita, che si lavori con impegno e dedizione e che finalmente ci si ricordi del lavoro del personale non solo per stilare le statistiche.
La Federazione Intesa crede fermamente nel ruolo del CUG ed è disponibile ad una fattiva collaborazione con tutti i membri che ne fanno parte e con tutti i lavoratori del Ministero che vogliano dare il loro contributo.
COMPONENTE EFFETTIVA FEDERAZIONE INTESA FP
SEBASTIANA SPITALE